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Il conflitto vita contro vita nel diritto penale

Mario Sanchez Dafauce    Professore invitato di Diritto penale nella Universidad Carlos III di Madrid, Spagna    

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In questo lavoro si opera una distinzione tra due modelli di risoluzione delle ipotesi di conflitto tra i beni giuridici della vita. Tali modelli funzionano come due livelli nella risoluzione di un caso: solamente se il primo è insufficiente, si passa al secondo. Il primo è lo stato di necessità oggettivo. È oggettivo perché si fonda sull’esistenza di un bilanciamento favorevole, cosicché questo bilanciamento permette l’intervento giustificato anche di terzi esterni al conflitto. Si includono in questa categoria i casi in cui vi sia una ‘condivisione del pericolo’ ed i casi estremi come quello della prevenzione delle stragi. Il secondo è lo stato di necessità soggettivo (personale). È soggettivo perché manca un bilanciamento favorevole e si fonda, esclusivamente, sulla non esigibilità di una condotta diversa.

Pubblicato
24 Giugno 2019
Lingua
IT

Keywords: Inesigibilità di una condotta diversaCausa di giustificazione soggettivaBilanciamento tra beni giuridici vitaStrageScusanteSuicidio‘Condivisione del pericolo’

Copyright: © 2019 Mario Sanchez Dafauce. This is an open-access work distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License (CC BY). The use, distribution or reproduction is permitted, provided that the original author(s) and the copyright owner(s) are credited and that the original publication is cited, in accordance with accepted academic practice. The license allows for commercial use. No use, distribution or reproduction is permitted which does not comply with these terms.