3. Norme redazionali

Informazioni essenziali

L’utilizzo corretto del documento delle Norme redazionali prescinde da una sua lettura e assimilazione integrali. Deve invece essere utilizzato come un repertorio analitico di tutti gli elementi di cui si compone il testo e delle forme che ciascuno dovrà assumere. Si troveranno quindi descrizioni ed esempi sull’uso della punteggiatura, sulla formattazione di titoli, di rimandi bibliografici, di fonti (bibliografiche o archivistiche ecc.), sulle note, sulle didascalie ecc. ecc.

Variazioni o integrazioni di natura specifica alle norme generali sono riportate nell’area Info delle singole serie.

Ogni documento deve comprendere:

  • un abstract in lingua inglese (la cui lunghezza non deve superare i 650 caratteri spazi inclusi);
  • non meno di cinque keywords in lingua inglese;
  • una bibliografia specifica;
  • DOI: per garantire il rispetto della prassi del ‘Reference Linking’ richiesta da Crossref, la bibliografia deve contenere i DOI delle fonti citate (nella forma https://doi.org/10.xxxx/xxxxx ) che l’Autore potrà rintracciare alla pagina https://search.crossref.org/search/references.

Per informazioni e chiarimenti, si invita a contattare la redazione di Edizioni Ca’ Foscari all’indirizzo ecf_support@unive.it.

Download

È possibile consultare e scaricare le norme redazionali, sia nella loro versione estesa che in quella breve, in lingua italiana e inglese.

N.B.: alcune serie adottano norme specifiche che si aggiungono o modificano le norme generali e che possono essere consultate nelle rispettive homepage, nella sezione "Norme redazionali".

Contenuti non testuali

Si ricorda che la piattaforma di submission accetta esclusivamente file in formato .docx. Non è possibile caricare file compressi (.zip), cartelle o allegati esterni. Qualora le immagini siano parte integrante e indispensabile per la valutazione scientifica del contributo, devono essere incluse direttamente nel file .docx, corredate da: didascalie complete, contenenti descrizione, fonte e indicazione del titolare dei diritti; posizionamento indicativo nel corpo del testo. Questa procedura consente una corretta gestione del materiale durante la fase di peer review, garantendo coerenza nel processo valutativo e redazionale. Eventuali file ad alta risoluzione o materiali iconografici aggiuntivi potranno essere forniti in una fase successiva, solo se il contributo sarà accettato per la pubblicazione.

A partire dal 28 giugno 2025, in base alla nuova normativa europea sull’accessibilità digitale, i seguenti elementi saranno obbligatori per garantire l’accessibilità dei contenuti agli utenti che si avvalgono di tecnologie assistive:

  • Testo alternativo (alt-text) per ogni immagine, distinto dalla didascalia. Questa descrizione deve essere distinta dalla didascalia, in quanto assolve una funzione diversa: rendere accessibili i contenuti visivi anche a chi utilizza tecnologie assistive;
  • Descrizione lunga (long-desc) per ogni tabella, distinta dalla didascalia;
  • Testo contestuale per gli URL ad esempio, invece di mostrare solo un link, fornire un testo contestuale che ne spieghi lo scopo, come: «Consulta il rapporto completo su www.example.com/report». Questo aiuta a garantire accessibilità e chiarezza.

    In caso di elementi grafici quali:

    1. immagini: è necessario disporre di file ad alta risoluzione per l’edizione cartacea (min. 300 dpi su base 14 cm). Le immagini devono essere sempre accompagnate da una didascalia che riporti il soggetto, l’autore, l’anno, la fonte;
    2. grafici: devono essere uniformati utilizzando i font ECF, o prodotti utilizzando i metodi indicati, caso per caso, dalla redazione.