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Late Latin Lexicon in Transition

caelicola

Abstract
Il composto caelicola è attestato per la prima volta, al plurale, negli Annales di Ennio (445), in cui indica i dii superi; con analogo significato compare in numerose occorrenze poetiche, soprattutto epiche, fino alla prima età imperiale. Apuleio è il primo autore a usare il lessema in prosa (Socr. 6 p. 15,14; Plat. 1,11 p. 101,10; 1,12 p. 102,4). In epoca tardoantica esso mantiene l’originaria accezione mitologica, ma indica anche, in alcuni autori cristiani, le figure angeliche (Paul. Nol. carm. 18,14; Comm. apol. 1012; Drac. laud. Dei 2,483). In una lettera di Agostino (epist. 44,13) e nelle compilazioni giuridiche (Cod. Theod. 16,5,43; 16,8; 16,8,19; Cod. Iust. 1,9; 1,9,12) il plurale Caelicolae definisce una setta sincretistica attiva in area africana nel IV-V secolo.


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Pubblicato 30 Luglio 2025 | Lingua: it